giovedì 23 aprile 2015

Spegnimento

I sistemi sprinkler di spegnimento ad acqua appartengono al mondo degli impianti di sicurezza per le persone ai fini antincendio ed interagiscono completamente con l'impianto di rivelazione incendi.
E' necessario sapere quando l'intervento è avvenuto  in quanto, ai fini del piano di sicurezza, causerà lo sgancio degli impianti elettrici evitando rischi di elettrocuzione per gli operatori.

Per quanto riguarda gli impianti di spegnimento ad estinzione gassosa, la conformità delle apparecchiature risponde alla norma dalla UNI EN 12094-1 che regola gli requisiti e metodi di prova per dispositivi elettrici automatici di controllo e temporizzazione per impianti di estinzione incendi a CO2, gas inerte e idrocarburi.

giovedì 16 aprile 2015

Barriera lineare fumo-fuoco

L'allarme incendio è riconosciuto e confermato quando tra unità trasmittente e unità ricevente si sovrappongono, stazionando per un certo tempo, o un fumo che riduce l'intensità della portante  oppure un moto turbolento prodotto da un fuoco accompagnato da un fumo, oppure dai due fenomeni simultaneamente. La distribuzione della luce infrarossa avviene per mezzo di una serie di coni di luce concentrici dei quali solo quello più interno è quello che esegue la rivelazione.


lunedì 13 aprile 2015

Quanto è importante la presenza di un progettista elettrico in uno staff che si occupa di prevenzione incendi?

La maggior parte delle progettazioni di impianti di rivelazione incendi scaturiscono nell'ambito della richiesta o rinnovo del CPI. Questo fa sì che uno studio incaricato della prevenzione incendi faccia la stesura del suo bel progetto con l'indicazione dei sensori di fumo e dei pulsanti manuali negli ambienti richiesti, inserendo in relazione la dicitura "impianti a regola d'arte nel pieno rispetto di...."

Il progettista elettrico viene poi interpellato per realizzare il progetto di predetto impianto e spesso si trova a dover considerare e richiedere le stesse cose che lo studio di prevezione incendi ha già analizzato. In questo modo spesso si compiono giri doppi di documenti e/o planimetrie che hanno nel corso degli anni spianato la strada a modus operandi tali per cui: "eh ma te l'ho già girato" oppure "nell'elenco dei documenti c'era ma non te l'ho trasmesso se no ti intasavo la casella" oppure ancora "chiedilo tu allo struttursita" .......
Inoltre la messa in tavola delle apparecchiature a scopo puramente indicativo, come fatto da chi si occupa di prevenzionene incendi, comporta spesso errori di progettazione causa l'approccio semplicistico che alcune persone fanno seguendo pedestremente quello che è indicato.

Il ragionamento e le considerazioni che stanno dietro un impianto di rivelazione incendi comportano l'interpellanza di diverse figure che vanno dall'esperto in prevenzione incendi, al responsabile della sicurezza, all'ingegnere strutturista al datore di lavoro.

A parere mio e a tutela del cliente e del normatore la materia prevenzione incendi dovrebbe essere affrontata a 360 e uno studio che si occupa di questo dovrebbe comprendere molteplici professionalità che garantiscono un'analisi approfondita e pertinente della materia per dare al cliente finale un prodotto di qualità ottimizzato alla sua realtà, perchè non esiste nulla che si può "copia--incollare"ogni realtà ha il suo vissuto, le sue esigenze e le sue peculiarità ed un buon professionista deve sempre tenerne conto.

martedì 7 aprile 2015

Oneri delegabili e non in ambito Dlgs81/08


Allarmi tecnici

Attenzione!! All'inserimento di allarmi tecnici su impianti di rivelazione incendi.
Spesso siccome risulta poco economico avere un sistema parallelo per acquisire allarmi tecnici ad esempio di pompe antincendio, piuttosto che pompe di drenaggio locali speciali etc si sceglie di inserirli sul sistema della rivelazione incendio già previsto. 
In realtà la centrale incendio deve visualizzare, ogni volta che è in allarme, il primo e l'ultimo avvenimento che ha causato l'allarme incendio. Se questo è occupato da un messaggio tipo "mancato avviamento pompa" i VVF non possono trarre le necessarie informazioni utili alle operazioni di riconoscimento del luogo d'allarme. 

giovedì 2 aprile 2015

Sistema evacuazione vocale

Nei luoghi ove gli occupanti non sono adeguatamente formati in caso di pericolo d'incendio o di altra natura occorre un sistema di allarme vocale che evita casi di panico ma sopratutto guida le persone all'esodo. Ad esso può essere affiancato un sistema sonoro a patto che non interferisca con l'intelligibilità dei messaggi. L'impianto deve essere progettato ed installato in conformità alla UNI ISO 7240-19, le apparecchiature devono essere conformi alle UNI EN 54-4, 54-16, 54-24.

mercoledì 1 aprile 2015

Aspirazione

I rivelatori di fumo a campionamento d'aria devono essere conformi alla EN 54-20 che identifica tre classi di sensibilità:

  • classe C a sensibilità normale (equivalente a sensori di fumo puntiforme)
  • classe B a sensibilità aumentata in grado di rivelare la presenza di fumo in aria con concentrazione inferiori a quelle normalmente necessarie a far intervenire un sensore ottico
  • classe A ad alta sensibilità utilizzati per ambienti con forte diluizione dell'aria.
Il fabbricante nei dati tecnici dichiara la massima lunghezza delle tubazione e il numero massimo di fori. 

La copertura di un singolo foro è paragonabile ad un rivelatore puntiforme. La copertura massima delle connessioni ad un unico sistema non può essere maggiore di 1600mq.
Infatti il guasto di una centrale non può causare disservizi a più di un'area servita dall'impianto.