mercoledì 7 settembre 2016

DM 20 agosto 2016

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale (23 agosto 2016, n. 196) la norma tecniche di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico–alberghiere.


DM 20 agosto 2016

giovedì 28 luglio 2016

Con i rivelatori ad aspirazione, posso sorvegliare insieme ambiente, spazi sopra al controsoffitto e spazi sotto al pavimento galleggiante?

Con i rivelatori ad aspirazione, posso sorvegliare insieme ambiente, spazi sopra al controsoffitto e spazi sotto al pavimento galleggiante? 

I rivelatori ad aspirazione sono costituti, per la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato, da diversi canali d'azione. Ogni canale, costituito da una tubazione forata, ha una superficie di copertura determinata, che mette in relazione capacità dell'aspirazione del sensore, lunghezza del tubo e diametro dei fori. le modalità costruttive vantano apparecchi a 1 canale,  a 2 canali a 4 canali. Lo stesso apparecchio può essere utilizzato per la copertura delle aree sopra descritte a patto che i canali lavorino in modo separato, ovvero sia generato un allarme per ogni canale di rivelazione.

Riferimento Norma UNI 9795 ART 5.2.6

I RIVELATORI IN SPAZI NASCOSTI DEVONO APPARTENERE A ZONE DISTINTE. DEVE ESSE INDIVIDUABILE IN MODO SEMPLICE E SENZA INCERTEZZE DOVE I RIVELATORI SONO INTERVENUTI. SI DEVE PREVEDERE LOCALMENTE UNA SEGNALAZIONE.




martedì 19 luglio 2016

Quando è obbligatorio il progetto per un impianto di rivelazione incendi?

Dal DM 37/08 art. 5 comma h):
....per gli impianti di cui all'art 1 comma 2 lettera g) [impianti di protezione antincendio] se sono inseriti in un'attività soggetta al rilascio del certificato di prevenzione incendi e comunque quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi d rilevamento sono in numero superiore a 10.

lunedì 18 luglio 2016

Norme tecniche prevenzione incendi attività ufficio

Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di ufficio, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139

Rivelatori puntiformi combinati di incendio: nuova UNI di riferimento

In vigore dal 19 maggio 2016 UNI EN 54-31:2016 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio che specifica i requisiti, metodi di prova e criteri di prestazione per rivelatori puntiformi combinati di incendio a supporto di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio installato all'interno o all'esterno degli edifici.

lunedì 27 giugno 2016

Il ruolo del Perito Industriale nella società civile odierna

La definizione di perito industriale data da Wikipedia riporta quanto segue: il perito industriale è un tecnico esperto nella progettazione e produzione di beni materiali e servizi su larga scala presente nella normativa italiana. E’ un diplomato che ad una preparazione nell’ambito delle materie tecniche associa una particolare specializzazione in un determinato settore dell’industria e che ha funzioni direttive, esecutive, di progettazione e direzione lavori nell’ambito dei settori impiantistici di carattere industriale, terziario e civile relativamente alla propria specializzazione e a quelle affini. La definizione è impeccabile e chiarificatrice, ma non mi sento di dire che sia l’idea comune nell'immaginario collettivo.

Nel tessuto social popolare, in particolare della mia zona, il Perito Industriale è visto solitamente come una persona con conoscenze tecniche dettagliate che si inserisce tra Committente e Impresa, impone scelte obbligate sotto forma di progetto necessario unicamente alla burocrazia dello Stato, lavora nella più totale indipendenza negli orari che più predilige, arriva su chiamata, risolve i problemi, nella maggior parte dei casi, e se ne va, lasciando una salata parcella da pagare che spesso non è commisurata al lavoro eseguito.

Questa credenza probabilmente la si deve ad una realtà squisitamente provinciale in cui le grandi decisioni erano spesso preso con una stretta di mano.

Il progresso tecnologico, lo sviluppo industriale, il potenziamento del settore sicurezza hanno fatto sì di non potersi più occupare in prima persona o con mezzi “popolari” della burocrazia e delle nuove iniziative industriali, cosicché questa nuova figura si è inserita tardi nel mercato locale cogliendo i più alla sprovvista e non riconoscendo, per volontà, la professionalità emergente.

Il Perito Industriale è un mondo complesso inserito in un universo nebuloso: l’analogia per capire la molteplicità di fattori con cui un perito deve relazionarsi ogni giorno. Questi sono ben espressi nel Codice Deontologico: si parla di rapporti con il collegio, con i colleghi, con i Committenti, con le pubbliche autorità per non parlare dei percorsi di formazione continua da intraprendere per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche e normative.

All’articolo 1 dei principi fondamentali delle norme di deontologia professionale viene enunciato che il Perito Industriale svolge una funzione di pubblica utilità in ossequio alle leggi della Repubblica. La funzione di pubblica utilità sta appunto nell’essere un mediatore culturale tra gli organi di Stato e i liberi cittadini, conservando tutte le caratteristiche di integrità morale, correttezza, coscienza e diligenza. La coerenza tra la vita professionale e la vita privata è fondamentale proprio perché le due cose sono inscindibili.

Quando si firma un progetto il professionista ne risponde civilmente e penalmente in prima persona e questo si ripercuote sulla sua vita privata, perciò dico sono inscindibili. Un professionista è ciò che fa.


L’esercizio della professione comprende diverse conoscenze che vanno dalla materia tecnica di specializzazione, alla gestione della propria attività in termini di contabilità e organizzazione del personale, fino a competenze più generiche, ma importanti, come le lingue e l’informatica, per non parlare del continuo aggiornamento normativo e legislativo e tutte queste attività sono sempre eseguite parallelamente alla realizzazione dei lavori.

Invito quindi una riflessione a chi ritiene che i periti facciano pagare parcelle salate e per non eseguire niente di più che un fascicolo di carte: la libera professione è un’attività complessa.

Al giorno d’oggi mantenere il passo coi tempi è difficoltoso per non parlare del mercato che non offre ampi spazi. Siamo chiamati a creare un prodotto da mercato, ma la verità è che non lo è: il progetto è frutto di un’attività intellettuale che richiede un’iterazione di discipline e attività.

Una cosa è comunque certa la professionalità paga: sentirsi ed essere professionista, avere coscienza di possedere una carica importante nella società, compiere il proprio lavoro al meglio e con la piena responsabilità del ruolo oltre che gratificante, mette un tassello importante nella vita del nostro paese con tutte le difficoltà che sta incontrando in questo periodo storico. Queste parole dovrebbero essere un monito anche per chi ci governa, per chi dovrebbe essere d’esempio per la collettività in termini di morale, deontologia, serietà.


Elisa per.ind. Capitani

Consigliere del Collegio Periti Industriali e

Periti Industriali Laureati di Modena

Cultura della sicurezza

Ennesima disgrazia in un locale pubblico....La risposta è nel creare una cultura della sicurezza, mettere in testa agli imprenditori che un locale PUBBLICO non è uno spazio privato in cui possono mettere e fare bello e cattivo tempo come si preferisce. Quando si hanno responsabilità sulle altre persone i materiali di costruzione, le vie di esodo, la cartellonistica, la morfologia: tutto deve essere costruito per essere SICURO. Un locale per 2000 persone con una sola uscita di sicurezza ed un unico cartello confondibile con quello dei servizi igienici!?!?! ....questo è il Brasile ma ci sono situazioni simili in Italia.
Finché nell'immaginario collettivo imprenditoriale si crede che la sicurezza è solo un costo e le autorità competenti non realizzano i necessari controllo queste situazioni si ripresenteranno ciclicamente purtroppo.
90-morti-incendio-nightclub

venerdì 24 giugno 2016

Fascicolo fabbricato

L’abolizione dell’obbligatorietà del fascicolo di fabbricato non si è certamente rivelato un provvedimento lungimirante. La carta d’identità approfondita dello stabile,sarebbe un punto di riferimento fondamentale per quanti si trovano a intervenire su una determinata struttura. Non si tratta di un semplice archivio di documenti ma di uno strumento per pianificare modalità di indagine, approfondimenti, ricerche e valutazioni che possano fornire un quanto più chiaro quadro conoscitivo del costruito.

Era un ottimo strumento che nel pubblico andrebbe reintegrato a tutela dei cittadini e dei tecnici operatori stessi.

UNI EN 54-28:2016

E' stata pubblicata in lingua italiana la norma europea UNI EN 54-28:2016 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio - Parte 28: Rivelatori lineari di calore non ripristinabili”.
La norma si applica ai rivelatori lineari di calore non ripristinabili costituiti da un elemento sensibile che impiega un cavo del sensore elettrico che può essere connesso all'unità di controllo del sensore sia direttamente sia attraverso un modulo di interfaccia a un controllo e attrezzatura indicata da utilizzare nei sistemi di rivelazione e di segnalazione incendio.

giovedì 28 aprile 2016

#BIM the new frontier

Ieri mi è capitato di andare ad una presentazione del BIM offerta da Autodesk One Team.
BIM è il nuovo metodo di progettazione veramente integrata.
Il nuovo decreto appalti 50/2016 ha introdotto la logica di progettazione integrata per le stazione appaltanti qualificate, per ridurre al minimo gli errori di progettazione e di gestione cantiere.
Lo strumento è molto valido: consente di lavorare in sinergia, tale per cui ogni cambiamento dello strutturista è valutato anche dal punto di vista impiantistico e viceversa. Consente l’ammortamento dei tempi di esecuzione degli elaborati ed una correttezza nei conteggi economici e di gestione del cantiere.
Nei paesi europei più giovani questo strumento è già stato implementato, nell'ultimo anno con un incremento del 50%. In Italia siamo al 2%.
Prima di questa presentazione ha parlato la presidente dell’associazione imprese dicendo che le imprese stesse hanno bisogno di rinnovarsi, cercare punti di mercato qualificanti e cavalcarli. Sono molto d’accordo ma la stessa cosa vale anche per gli studi.
Ho vissuto fino a poco tempo fa in una realtà che avrebbe potuto utilizzare questo sistema per incrementare e facilitare il proprio lavoro, ma non sono stati in grado di accogliere la sfida.
Credo che questa sia pigrizia e conservazione del già fatto “abbiamo sempre fatto così non capisco perché dovremo cambiare“ la frase tipica.
Non riuscivano a rendersi conto che il mondo della progettazione stava cambiando. Nel caso degli impianti ad esempio non è più possibile avere un layout strutturale definitivo e su quello costruire gli impianti. Questo perché il cliente cambia le carte in tavola, i tempi sono pochi e possono emergere cose dell’ultimo minuto etc etc. Non si può pensare di adeguare 18 tavole per la variazione di un bagno, 28 pagine di quadri per la variazione di una pompa di calore, il tutto nei tempi richiesti dal mercato.
Questo strumento avrebbe consentito di diminuire i tempi di progettazione e ottimizzare la gestione poi del cantiere.
Capisco che questa rivoluzione doveva contenere in sè la voglia di cambiare: avrebbe mutato il processo produttivo e avrebbe richiesto ore di formazione. Ma è proprio questo che un imprenditore è chiamato a fare: non deve solo guadagnare sempre sul già fatto perché prima o poi quel fatto diventa vecchio.

Si parla di aggiornamento professionale, lungimiranza, tecnologia ma solo quando si parla degli altri. 

lunedì 22 febbraio 2016

Indicazioni Procedurali e di Prevenzione Incendi per i Locali di Pubblico Spettacolo

Dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia l’edizione 2016 delle “Indicazioni Procedurali e di Prevenzione Incendi per i Locali di Pubblico Spettacolo” che riporta indicazioni per individuare quali sono i “Locali di Pubblico Spettacolo“, le procedure da seguire per l’autorizzazione ad esercire, la documentazione da presentare alle Commissioni di Vigilanza ed una sintesi della pertinente normativa tecnica.

Fonte: NT24

http://www.nt24.it/portal/2016/02/prevenzione-incendi-nei-locali-di-pubblico-spettacolo/

martedì 16 febbraio 2016

Avvisatori acustici e luminosi

Interessante corso che si svolgerà a Milano il 18 marzo 2016 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio secondo la norma UNI 9795:2013 e la Linea guida UNI/TR 11607 degli avvisatori acustici e luminosi organizzato dal Centro di formazione dell'UNI.

http://www.lavoripubblici.it/news/2016/01/FORMAZIONE/Sistemi-di-rivelazione-e-di-segnalazione-d-incendio-secondo-la-norma-UNI-9795-2013-e-la-Linea-guida-UNI-TR-11607-degli-avvisatori-acustici-e-luminosi_16341.html