lunedì 27 giugno 2016

Il ruolo del Perito Industriale nella società civile odierna

La definizione di perito industriale data da Wikipedia riporta quanto segue: il perito industriale è un tecnico esperto nella progettazione e produzione di beni materiali e servizi su larga scala presente nella normativa italiana. E’ un diplomato che ad una preparazione nell’ambito delle materie tecniche associa una particolare specializzazione in un determinato settore dell’industria e che ha funzioni direttive, esecutive, di progettazione e direzione lavori nell’ambito dei settori impiantistici di carattere industriale, terziario e civile relativamente alla propria specializzazione e a quelle affini. La definizione è impeccabile e chiarificatrice, ma non mi sento di dire che sia l’idea comune nell'immaginario collettivo.

Nel tessuto social popolare, in particolare della mia zona, il Perito Industriale è visto solitamente come una persona con conoscenze tecniche dettagliate che si inserisce tra Committente e Impresa, impone scelte obbligate sotto forma di progetto necessario unicamente alla burocrazia dello Stato, lavora nella più totale indipendenza negli orari che più predilige, arriva su chiamata, risolve i problemi, nella maggior parte dei casi, e se ne va, lasciando una salata parcella da pagare che spesso non è commisurata al lavoro eseguito.

Questa credenza probabilmente la si deve ad una realtà squisitamente provinciale in cui le grandi decisioni erano spesso preso con una stretta di mano.

Il progresso tecnologico, lo sviluppo industriale, il potenziamento del settore sicurezza hanno fatto sì di non potersi più occupare in prima persona o con mezzi “popolari” della burocrazia e delle nuove iniziative industriali, cosicché questa nuova figura si è inserita tardi nel mercato locale cogliendo i più alla sprovvista e non riconoscendo, per volontà, la professionalità emergente.

Il Perito Industriale è un mondo complesso inserito in un universo nebuloso: l’analogia per capire la molteplicità di fattori con cui un perito deve relazionarsi ogni giorno. Questi sono ben espressi nel Codice Deontologico: si parla di rapporti con il collegio, con i colleghi, con i Committenti, con le pubbliche autorità per non parlare dei percorsi di formazione continua da intraprendere per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche e normative.

All’articolo 1 dei principi fondamentali delle norme di deontologia professionale viene enunciato che il Perito Industriale svolge una funzione di pubblica utilità in ossequio alle leggi della Repubblica. La funzione di pubblica utilità sta appunto nell’essere un mediatore culturale tra gli organi di Stato e i liberi cittadini, conservando tutte le caratteristiche di integrità morale, correttezza, coscienza e diligenza. La coerenza tra la vita professionale e la vita privata è fondamentale proprio perché le due cose sono inscindibili.

Quando si firma un progetto il professionista ne risponde civilmente e penalmente in prima persona e questo si ripercuote sulla sua vita privata, perciò dico sono inscindibili. Un professionista è ciò che fa.


L’esercizio della professione comprende diverse conoscenze che vanno dalla materia tecnica di specializzazione, alla gestione della propria attività in termini di contabilità e organizzazione del personale, fino a competenze più generiche, ma importanti, come le lingue e l’informatica, per non parlare del continuo aggiornamento normativo e legislativo e tutte queste attività sono sempre eseguite parallelamente alla realizzazione dei lavori.

Invito quindi una riflessione a chi ritiene che i periti facciano pagare parcelle salate e per non eseguire niente di più che un fascicolo di carte: la libera professione è un’attività complessa.

Al giorno d’oggi mantenere il passo coi tempi è difficoltoso per non parlare del mercato che non offre ampi spazi. Siamo chiamati a creare un prodotto da mercato, ma la verità è che non lo è: il progetto è frutto di un’attività intellettuale che richiede un’iterazione di discipline e attività.

Una cosa è comunque certa la professionalità paga: sentirsi ed essere professionista, avere coscienza di possedere una carica importante nella società, compiere il proprio lavoro al meglio e con la piena responsabilità del ruolo oltre che gratificante, mette un tassello importante nella vita del nostro paese con tutte le difficoltà che sta incontrando in questo periodo storico. Queste parole dovrebbero essere un monito anche per chi ci governa, per chi dovrebbe essere d’esempio per la collettività in termini di morale, deontologia, serietà.


Elisa per.ind. Capitani

Consigliere del Collegio Periti Industriali e

Periti Industriali Laureati di Modena

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